La naturopatia, dal greco ‘sintonia con la natura’, riguarda una serie di pratiche terapeutiche finalizzate a preservare la salute utilizzando metodologie naturali e promuovendo l’adozione di stili di vita sani. Non sostituisce la medicina e si pone l’obiettivo di migliorare la salute complessiva dell’individuo, curando la persona in una prospettiva di prevenzione e di riequilibrio bio-energetico e nutrizionale.
La malattia viene, infatti, considerata come una possibile conseguenza di uno squilibrio energetico, concetto mutuato dalla medicina tradizionale cinese, e viene adottato verso il paziente un approccio olistico, che considera l’organismo nella sua globalità, non riferendosi solo ad uno specifico sintomo, ma considerando la persona nel suo insieme, nelle sue relazioni interpersonali e con l’ambiente.
Importante precisare che in Italia l’attività di naturopata non è regolamentata come professione. In ogni caso ci sono molte scuole che preparano per diventare naturopati attraverso una formazione di tre anni in materie che possono variare a seconda della scuola. I parametri formativi di base si riconducono a quelli di altri paesi europei (Germania, Regno Unito, Olanda, Belgio, Danimarca, Norvegia, Portogallo) dove questa professione ha una regolamentazione per chi la esercita. Il naturopata non può fare diagnosi di patologie e non si pone come sostituto del medico, bensì, in un ruolo complementare, può applicare le tecniche di medicina non convenzionale in cui si specializza per il mantenimento della salute e la cura del benessere.
I naturopati che seguono questo tipo di formazione possono iscriversi alle associazioni di naturopatia esistenti, le quali sono regolamentate ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 recante “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” che costituisce la normativa di riferimento in materia di ‘professioni non organizzate in ordini o collegi’ o anche ‘professioni associative’.
Le materie che vengono approfondite nel percorso di formazione riguardano concetti di medicina generale, quali anatomia, fisiologia e patologia, le costituzioni umane e le predisposizioni, l’iridologia, i fiori di Bach e australiani, tecniche di massaggio di base, riflessologia plantare, fitoterapia, nutrizione e cultura alimentare, elementi di psicologia, deontologia professionale.
Nel consulto, il naturopata non prende in considerazione soltanto i sintomi del disturbo, valuta il terreno del paziente, che rappresenta la predisposizione individuale, costituzionale e come si è sviluppata nel corso della vita, in quanto l’ambiente familiare e sociale, le esperienze vissute possono provocare delle alterazioni funzionali e organiche. Considerando il concetto di energia vitale degli esseri viventi, il naturopata si occupa di curare quelle cause che hanno portato uno scompenso e potrebbero predisporre l’insorgere della malattia. Con le tecniche in cui si è specializzato, cerca di stimolare nel paziente un processo di auto guarigione, ripristinando un equilibrio e ristabilendo il suo benessere.
Il naturopata, innanzitutto, si occupa di promuovere delle regole di vita e ritmi più naturali e sani possibili, da valutare in relazione alla persona e ricorrendo alle tecniche ritenute più idonee, anche in relazione alla propria specializzazione.
Le tecniche più diffuse riguardano l’alimentazione, i massaggi, la floriterapia, la fitoterapia, l’utilizzo di integratori, la riflessologia plantare, la cromoterapia e l’aromaterapia.