L’astrologia e l’astronomia sono ambiti di studio antichissimi, ricerche archeologiche stimano l’inizio delle prime rilevazioni dei movimenti dei pianeti del sistema solare, avvenute in Babilonia, a circa 3.000 anni prima della nascita di Cristo.
In quella terra, tra i fiumi Tigri ed Eufrate, era fiorente una delle più avanzate civiltà dell’antichità.
Dai testimonianze che risalgono all’origine della scrittura, sembra che, inizialmente, il moto dei pianeti fosse registrato al fine di redigere un calendario comune in tutto il regno babilonese. Avendo un’amministrazione centralizzata, c’era bisogno di un riferimento comune per regolare il tempo della caccia, della semina e le varie attività connesse al ciclo stagionale. Inoltre, in quell’epoca, i corpi celesti venivano considerati come divinità che potevano influenzare il clima, i destini degli uomini e stabilire regole della vita collettiva. Dall’osservazione del moto dei pianeti iniziarono, quindi, le prime predizioni sul significato che poteva attribuirsi a quei passaggi.
Si riscontra testimonianza dell’astrologia come sistema simbolico anche in altre aree, quali l’India, l’America precolombiana e la Cina. Ciascuna cultura ha sviluppato nel corso dei secoli un proprio sistema nel quale rintracciare delle corrispondenze tra gli accadimenti terresti e il movimento dei pianeti nell’universo.
Le due scienze, l’astronomia e l’astrologia, venivano a sovrapporsi e l’osservazione dei corpi celesti protratta per secoli e poi per millenni iniziò a codificarsi in una sorta di significato statistico da attribuire ai pianeti e al loro passaggio visibile sulla Terra.
I sacerdoti erano gli unici depositari del sapere e, attraverso l’osservazione del cielo, cercavano non solo di dare un ordine alla natura e al cosmo, ma di interpretare l’universo come un tutto governato dalle stesse leggi; in questo tutto era inserito anche l’uomo.
Ci sono molte costruzioni archeologiche, come Stonehenge o la leggenda della Torre di Babele che, secondo gli studiosi, possono essere considerate come punti di osservazione per lo studio del cielo. Nonostante gli scarsi strumenti di misurazione, i babilonesi prima e i greci poi, grazie all’analisi del cielo che si è perpetuata tanto a lungo nel tempo, sono riusciti a registrare i moti dei pianeti, a redigere un calendario attendibile e a trarre le prime interpretazioni. La continuità nel tempo e la quantità di dati reperiti hanno compensato la mancanza di strumenti di misurazione, fornendo, comunque, dei dati che si sono rivelati estremamente attendibili a un’analisi successiva.
Intorno al 600 a.C. queste conoscenze si diffusero nell’area del bacino delle Mediterraneo ed ebbero un progressivo sviluppo grazie anche alle conoscenze matematiche dei greci, i quali sostituirono i nomi dei pianeti delle antiche divinità con quelli della mitologia greca.
La testimonianza di un primo oroscopo risale al 410 a.C., era costituito da un elenco delle posizioni della luna e dei cinque pianeti nei segni. Intorno al 331 a.C. i greci introdussero il segno ascendente, che è quello che sorge all’orizzonte al momento della nascita.
L’astrologia si diffuse progressivamente in tutto il mondo antico ed è rimasta una disciplina oggetto di studio ed insegnata nelle università per tutto il Medio Evo fino alla metà del 1600.
In seguito alle prime scoperte scientifiche e agli albori del pensiero illuminista, questa disciplina venne progressivamente abbandonata e si arrivò persino a bandirne lo studio. Nella seconda metà del 1800 ha avuto una riscoperta, riprendendo un certo spazio tra gli studiosi umanisti e, nonostante tanti scetticismi e critiche, quell’impostazione ha tuttora un notevole seguito nel mondo occidentale.
Non bisogna trascurare che in Oriente, sia l’India sia la Cina, hanno continuato ad avere spazio i loro sistemi astrologici.
Una volta redatta la carta di nascita, dove sono riportati i dodici segni zodiacali e i dieci pianeti del sistema solare (la Luna è considerata come un pianeta), subentra il ruolo dell’astrologo che da quei calcoli e dal relativo grafico deve trarre dei significati.
A seconda delle varie scuole di astrologia, quei significati possono essere deterministici, quindi stabilire chi è l’individuo e cosa può accadergli, oppure simbolici.
Secondo questo orientamento il tema di nascita riguarda la rappresentazione dei pianeti nei segni zodiacali come elementi simbolici che possono contribuire a delineare modi di espressione della personalità, le tendenze caratteriali, le potenzialità dell’individuo.
Il tema di nascita considerato come una mappa simbolica della psiche umana individuale.