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Le figure professionali che operano in ambito sanitario e si occupano del miglioramento del benessere psicologico si distinguono in psicologo, psicoterapeuta e psichiatra.  

Queste figure professionali a volte possono essere considerate analoghe e interscambiabili; invece, ci sono importanti differenze nella loro formazione, nel loro ruolo e negli strumenti utilizzati, per cui, senza la pretesa di essere esaustivi, cercheremo di fare un po’ di chiarezza per comprendere più in dettaglio le differenze dei vari ambiti professionali.

Lo psicologo

Lo psicologo è un professionista laureato in psicologia, che in seguito ad un tirocinio di un anno e a un esame di stato (per i laureati dopo il 2022 la laurea è già titolo abilitante) si iscrivono all’Albo professionale Sez. A. 

La professione dello psicologo è regolata dalla legge n. 56 del 1989 e dal codice deontologico, che ne definisce i doveri ed i limiti. Importante precisare che lo psicologo non è un medico e non può prescrivere farmaci, possibilità riservata solo agli psichiatri. 

Lo psicologo si occupa di fornire sostegno e consulenza per specifici problemi o temi che non configurino i sintomi di una psicopatologia; di prevenzione, attraverso attività che promuovono la salute e il benessere individuale e collettivo, in ambiti quali aziende, scuola e sport; di fare diagnosi, sulla base di test e colloqui; di abilitazione e riabilitazione, per il recupero e lo sviluppo di risorse individuali, nella coppia, nei gruppi e comunità.

Considerata la varietà dei campi di intervento, lo psicologo, anche se non è abilitato alla psicoterapia, può essere specializzato e aver acquisito gli strumenti più adeguati nei diversi ambiti.

Qui di seguito una sintesi delle competenze delle più diffuse specializzazioni.

Con la psicologia giuridica forense si possiede la conoscenza di strumenti psicodiagnostici applicabili in ambito forense per redigere perizie o relazioni, per fornire consulenze tecniche d’ufficio o di parte (CTU o CTP). In particolare, nei seguenti settori: valutare delle capacità processuali, quali la testimonianza; verificare l’idoneità genitoriale per l’affidamento dei figli; accertare l’idoneità in caso di adozione e di affidamento; prestare assistenza psicologica agli interrogatori; appurare le capacità di intendere e di volere di persone anziane o malate riguardo a problemi di eredità o di testamento.


La psicologia dello sport approfondisce la conoscenza di quei processi psicologici che possono intervenire sulle prestazioni degli atleti, per migliorare le loro prestazioni sia negli sport individuali che di squadra. Lo psicologo dello sport considera il profilo cognitivo ed emotivo, la capacità di resistenza alle frustrazioni e allo stress, le dinamiche relazionali, per sostenere nel raggiungimento degli obiettivi, con colloqui, tecniche per migliorare la concentrazione e di rilassamento, e promuovere il benessere psicofisico con supporti mirati alle fasi si attraversano. 

Inoltre, lo psicologo sportivo si occupa anche di progetti di inclusione, sociale attraverso lo sport nelle diverse fasi dello sviluppo, quali l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta e senile, nelle quali lo sport può avere un ruolo di sostegno fisico e psicologico.

La psicosessuologia prepara ad affrontare e gestire i disturbi della sfera sessuale, che rientra nella salute globale di un individuo, e che possono avere anche delle conseguenze in vari ambiti, quali le relazioni, la coppia, la famiglia e il lavoro. La sessualità va considerata nei suoi aspetti fisici, psicologici, affettivi e sociali per cui l’intervento dello psicologo può rientrare in un ambito di collaborazione con altre specializzazioni: la ginecologia, l’urologia e la psichiatria. 

Le aree di intervento possono riguardare le disfunzioni sessuali, la disforia di genere, i disturbi da dipendenza, anomalie sessuali.

Il sessuologo si occupa anche di educazione sessuale, educazione alla contraccezione, alla psico-affettività e altri ambiti correlati. 

La psicologia del comportamento alimentare si occupa dei processi e delle motivazioni riguardanti le scelte e le abitudini alimentari, atteso che il nutrimento è un fenomeno biologico e psicologico, in quanto condizionato da fattori genetici, sociali e di personalità. L’ambito di intervento riguarda i disturbi del comportamento alimentare, qualora il rapporto con l’alimentazione sia compromesso sia per i bambini che gli adulti, le strategie di sostegno per le problematiche alimentari, come diabete e celiachia, consulenze di natura psicologica e relazionale. 

Lo psicologo scolastico segue gli studenti che hanno difficoltà e ansie nel percorso di studi, per situazioni che possono essere collegate a disturbi dell’apprendimento, problemi relazionali come bullismo e isolamento. Inoltre, il suo ambito di intervento può riguardare anche i genitori per sostenerli nelle difficoltà con i figli.

La psicologia del lavoro si occupa dei contesti lavorativi in relazione alla persona, alle relazioni interpersonali e all’ambiente aziendale al fine di migliorare le prestazioni lavorative, la comunicazione, la motivazione e promuovere la salute e il benessere lavorativo. Lo psicologo del lavoro si può occupare anche di selezione del personale e cooperare con altre figure professionali come medici del lavoro, ingegneri, manager della gestione delle risorse umane e chi si occupa di formazione. 

Infine, negli ultimi anni si sta sviluppando anche una branca che si occupa della psicologia del comportamento degli animali da affezione, in particolare cani e gatti. 

Lo psicoterapeuta

Lo psicoterapeuta è laureato in psicologia o in medicina e ha una specializzazione in psicoterapia, della durata di almeno quattro anni, acquisita in scuole di specializzazione universitarie o scuole private riconosciute dal Ministero dell’Università. Una volta specializzato, può chiedere la specifica annotazione come psicoterapeuta presso l’albo dell’Ordine degli psicologi di appartenenza. 

Le scuole di specializzazione riconosciute sono molte e fanno riferimento a diversi modelli teorici del funzionamento psichico che possono essere molto diversi se non addirittura in contrasto tra loro. 

Importante puntualizzare che lo psicologo psicoterapeuta non può prescrivere farmaci a differenza del medico psicoterapeuta. La psicoterapia è, inoltre, raccomandata anche nei casi in cui si segue un trattamento farmacologico, per potenziare la cura e prevenire possibili ricadute.

L’ambito di competenza dello psicoterapeuta riguarda il trattamento di problemi psicologici e delle psicopatologie attraverso le tecniche psicoterapeutiche apprese nel percorso di formazione della specializzazione. 

Nonostante i diversi metodi, vi sono delle caratteristiche di base comuni a qualsiasi tipo di psicoterapia e riguardano: un luogo sicuro e riservato alle sedute (setting); la creazione di un’alleanza terapeutica a beneficio del paziente; la confidenzialità, riservatezza e tutela del segreto; assenza di coinvolgimento personale da parte del terapeuta, quali rapporti di tipo amicale o di parentela, di lavoro o collaborazione professionale; assenza di giudizio da parte del terapeuta e sue possibili proposte di nuove prospettive e schemi di comportamento. 

Anche se in genere la psicoterapia ha carattere individuale, esistono anche psicoterapie che si possono aggiungere al trattamento individuale, rivolte alla coppia, alla famiglia o di gruppo.

Attraverso la psicoterapia è possibile alleviare la sofferenza psichica e alleviare i tratti psicopatologici. Nel confronto terapeutico è possibile prendere coscienza di sé e modificare i propri schemi di comportamento che potrebbero risultano disfunzionali e provocare situazioni di disagio fino ad accusare disturbi quali ansia, depressione, attacchi di panico. Si possono trovare risorse per fronteggiare situazioni di emergenza e di crisi, come un evento traumatico, un divorzio, una perdita; migliorare la sintomatologia di disturbi di panico, ossessivo-compulsivi, del comportamento alimentare; ricevere un sostegno, anche durante trattamenti farmacologici, per depressioni, dipendenza da sostanze stupefacenti o altri disturbi psicotici. 

Lo psichiatra

Lo psichiatra è laureato in medicina e chirurgia e ha acquisito una specializzazione di quattro anni in psichiatria, una branca della medicina che si occupa della cura, della diagnosi, della prevenzione e della riabilitazione di pazienti affetti da patologie psichiatriche, come ad esempio gli stati depressivi, i disturbi d’ansia, gli attacchi di panico, i disturbi del sonno, i disturbi di personalità, i disturbi del comportamento alimentare. Essendo un medico, può prescrivere farmaci, richiedere e valutare esami clinici. 

Lo psichiatra può anche avere una formazione psicoterapeutica e, in tal caso, avrà il titolo di psichiatra e psicoterapeuta. Nel caso sia anche psicoterapeuta, l’orientamento terapeutico rientra nei modelli esposti nei paragrafi dedicati alla psicoanalisi e alla psicoterapia.

In seguito ad uno o più colloqui e, quando ritenuto necessario, alla somministrazione di test psicologici, può delineare una diagnosi e valutare il tipo di trattamento in base alle esigenze del paziente e all’entità del disturbo. Se lo ritiene utile, può proporre al paziente una psicoterapia e/o prescrivere una cura farmacologica, spiegandone gli effetti e programmando visite di controllo per monitorare i progressi del paziente.