Davanti a così tante scelte ed orientamenti teorici, potrebbero sorgere alcune domande: la psicoterapia è efficace e quale è il miglior modello terapeutico?
Queste valutazioni non sono semplici perché i fattori coinvolti sono tanti: i tipi di disturbi, la soggettività dei pazienti, e, quindi, i diversi modelli terapeutici.
A partire dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso, sono stati fatti molti studi statistici che hanno confrontato dati che hanno considerato grandi numeri di pazienti e in genere i risultati dimostravano un’efficacia della psicoterapia. Secondo alcune conclusioni, non è possibile dare una risposta univoca in quanto ci sono troppe variabili e la psicoterapia può essere utile o dannosa a seconda dell’approccio terapeutico, dei disturbi, della fase di evoluzione della patologia, delle caratteristiche del paziente.
Ciascuna storia di terapia può essere differente a seconda dell’approccio, ogni psicoterapeuta ha la sua personalità e formazione per cui le sue interpretazioni possono avere più efficacia rispetto a quelle di un altro psicoterapeuta. Un aspetto in comune a tutti i percorsi che si possono intraprendere è quello contribuire a portare un senso e una coerenza alla storia di vita, per comprendere i propri sentimenti ed emozioni, l’impatto che può avere avuto qualche evento, come si sviluppano e si vivono le relazioni, cosa possono rappresentare certi comportamenti.
La psicoterapia può essere anche uno spazio in cui riflettere sulle incertezze del futuro, su eventuali possibilità progettuali; nonché un tempo in cui sentirsi meno soli. Un momento per confrontarsi quella necessità collettiva di essere performanti, per collocarsi sul lato di quelli che appaiono come i vincenti della vita, sempre perfetti e con il terrore di sbagliare e fallire con la conseguenza di sentirsi incapaci di gestire la frustrazione, invece di sentire la forza dei propri valori e delle proprie scelte.
Nelle differenti psicoterapie le risposte possono cambiare, un terapeuta con un approccio psicodinamico è orientato a esplorare le circostanze e gli eventi dell’infanzia e le loro ripercussioni sul presente, un terapeuta con una formazione cognitiva comportamentale è interessato a identificare quei pensieri erronei che condizionano le emozioni e i comportamenti, un terapeuta umanistico può stimolare a contattare quella parte più sana e propositiva per superare dei blocchi, e così via.
In ogni caso, nella psicoterapia si cerca di comprendere ed elaborare quel vissuto personale per attuare dei cambiamenti, per trovare un senso e migliorare la propria vita, per cui, a volte, può servire anche confrontarsi con diversi approcci terapeutici, in quanto ogni terapeuta può avere un contributo da portare.
La risposta se la psicoterapia sia utile ed efficace potrebbe essere solo personale in relazione alla propria esperienza.